Nessuno fino ad oggi ha mai analizzato l’ultima sessione.
L’ultima sessione è qualcosa di strano, ovvero l’ultima volta che si gioca a D&D con il DM che vi ha permesso di creare la Compagnia attuale.
Questo può avvenire a saputa o ad insaputa dei giocatori.
I giocatori vengono a saperlo prima se il DM nella scorsa sessione ha annunciato di voler smettere per sempre o per passare il compito di DM ad un’altra
persona.
Questo è l’evento più frequente ma non il solo.
Può infatti capitare che siano i giocatori ha mollare il gioco e questo significa che il DM ha fallito forse perché non è riuscito a coinvolgerli ed a farli divertire.
Questo non è sempre vero se la causa sono dei problemi personali che costringono il giocatore a non partecipare più.
Se un giocatore viene a mancare e la Compagnia raggiunge o supera i tre PG allora non è un grande problema (ma lo devono superare tutti, non solo il DM;
ad alcuni da fastidio giocare in tre PG più il DM) e si può sostituire il giocatore oppure il suo PG diventa PNG e frequenterà o abbandonerà la Compagnia.
L’uscita di scena di un PG data dall’abbandono del giocatore non è una cosa difficile da gestire (i draghi se li mangiano i PG…).
Quando invece i giocatori sono inconsapevoli della fine allora lo scenario diventa epico!
La morte generale di tutta la Compagnia è una cosa truce e non porterà la felicità ai giocatori mentre una scena finale ben gestita allora si!
Questa non è una scelta facile e neanche organizzare un’Avventura di tale calibro lo è.
Deve succedere qualcosa come una catastrofe, una guerra, una rivoluzione o il sacrificio di un protagonista per salvare gli altri per rimanere nei ricordi di tutti